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CONCERTO PER PIANOFORTE dei Maestri: Stefano Schirosi e Andrea Musio. Martedì 4 Gennaio 2011, ore 19.00 Leggi tutto...

 

Nicola Elia

Nicola Elia  "Strati reconditi
                                             a cura di Ercole Pignatelli

ercole








Inaugurazione Martedì 14 Settembre 2010 Ore 19.00
Sede: Cosmpolitan Art Center
Indirizzo: Via Veneto, n. 64 Veglie (Le) (Guarda la mappa)
Tel/Fax:
e.mail: Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.
Durata: dal 14-09-10 al 14-10-10
Organizzazione e ufficio stampa Remo Coppola
Orario: 10,00-12,30/17,00-21,00





















invito








Scheda dell' artista

Non è facile stabilire quale sia la parte più creativa, narcisistica ed impaziente di me, architetto e pittore, 55 anni, di Lecce.

Perchè amo la pittura almeno quanto amo l' architettura. Ma soltanto dipingendo ora provo l' immediato piacere (e l'effimero potere) del controllo totale di un risultato frutto di pura creatività. Sensazioni che ormai l'architettura, con la sua lunghissima filiera, suscita solo a volte e solo a distanza.

I lavori piu recenti sono, pertanto, il frutto di un ritrovato amore e, temo, di un nuovo tradimento.

Una sperimentazione continua nell' informale alla ricerca di equilibri formali, suggestioni cromatiche oltre la materia ed il segno.

Contemporanemante.

                                                                                                                                                                                                    Nicola Elia

Presentazione di Ercole Pignatelli

"Progetto pittura per Nicola Elia architetto leccese"

Una ricerca grammaticale e l' altra più affannosa di uno stile pittorico, sovente sono la maschera che confonde il vano tentativo di fare "Arte" con immagini fuori dai confini e dagli obiettivi che ne regolano il naturale percorso. Fatica inutile se non si è destinati a questo, perchè scivolando nell' irreparabile, se ne segnala la fine per carenza di strumenti necessari a questo "sacro impegno". I conti è meglio farli subito, all' inizio dell' innamoramento rinunciando semmai, con la "consolazione", nell' attesa di una vera chiamata, soprattutto giustificata da quel primo empirico tentativo. Occorreranno lucidità e spinte fortissime per entrare su tale nuova scena, ma soprattutto bisognerà saperci restare. Esperienza unica che non è data a tutti, perchè svelamento senza fine, nella muta rarefazione della perseveranza che diventerà a ogni occasione esperienza di un linguaggio destinato a varie sorprese, vari percorsi, quali tappe obbligate e non, che partiranno sempre dal di dentro, senza i quali l' energia si priverebbe dell' assoluto.

Meccanismi del tutto inconsci della medesima stirpe che si rivelano in ogni forma sotto spoglie insolite ma persistenti e dove il personaggio artista, isolatamente assiste alla proprio rappresentazione, inerte, tra sospensione ed astrazione abissale come un funambolo, cosciente però del baratro che sotto di lui gli si rivela, ideale soglia indefinibile del proprio permanere in tale esistenza.

Il pittore e architetto Nicola Elia, nella sua feconda nuova esperienza acquisita nei brevi intensi spazi ritagliati dal suo abituale lavoro, ci consente di sondare con lucida operazione intellettuale all' assistere del lento processo di accrescimento e di svuotamento al contempo, del soggetto trattato, per ritrovare nell' oscuro magma del vero silenzio espresso, la lirica vitalità di passi dopo passi, verso una sperimentazione di questo procedere, dove lo spazio sale di pochi millimetri stratificando flussi progressivi in oscillazione costante tra registri opposti nell' arco di un solo piano in un nucleo di materia interna ed intensa, quale humus che si autocancella in vista di un nuovo spettacolo detto "strato recondito" che incessantemente continua a descriversi in un suo linguaggio che a fatica si guadagna l' accesso alla "fuga" per uscire dall' oscurità cromatica buio-nero, verso una trascendenza neoplatonica nell' ordine dell' umanesimo, dalle rigorose segnaletiche alla pura follia matericocromatica che ne distanzia nel breve tempo dell' esecuzione, il raffredamento inerziale.

L' artista, leccese tenace e conservatore virtuoso, non teme di essere folgorato e incenerito dalla fuoriuscita di tale incandescente materia che rifiuta di essere cancellata, sovrastata o soffocata da possibili altre stratificazioni, giungendo a una discrepanza o dicotomia sopra un altro "universo", forse ancora più malvagio del nostro, seppur in apparenza "ordinato". Così come l' uomo svelandosi mostra le "cicatrici" delle proprie celate follie, qui egli interviene con il suo metodo sartoriale di taglia e cuci, per un rammendo nell' azione di salvezza che tenta di trarre dall' oscurità del cratere la lava dell' abisso che trascina scaglie e detriti infuocati di miriadi di umani d' altre vite, annullate, carbonizzate, disintegrate, disperse nel nulla, nella voragine del mondo che ci spaventa e ci fa pensare per un solo attimo alla morte!

Poi come su un palcoscenico cade il sipario, giunge la vera notte, quella che tende al minimo della spravvivenza in un' aria compressa e irreale, La terra diventa nera unendosi per una volta a un livido giallo sole, che solo per una notte morirà. 

                                                                                                                                                                                         Ercole Pignatelli

                                                                                                                                                                   Milano, Agosto/Settembre 2010

Astrattismo



Nei primi anni del XX secolo, prende forma in diverse zone d’Europa, anche lontane tra di loro, un’espressione artistica che porta a negare la rappresentazione della realtà, dove, l’artista esalta i propri sentimenti attraverso forme, linee e colori.  L’ASTRATTISMO.
Questo tipo di pittura per l’arte europea è considerata una rivoluzione: l’arte perde il compito di rappresentare la realtà, la pittura diventa sensazione.
Tuttavia in alcune eccezioni con “astrattismo” si intende ( in senso restrittivo) solamente la ricerca della forma pura per tramite di colori e forme geometriche.
Questo movimento, secondo Alfred Hamilton Barr (direttore del Museum of Modern Art di New York) si divide in :
Astrattismo lirico, in cui prevale la funzione espressiva e simbolica del colore. I maggiori esponenti di questa corrente sono Kandinskij e Klee. Questa corrente deriva dal Fauvismo e dall’Espressionismo.
Nelll’Astrattismo geometrico, prevale invece, la funzione geometrica delle forme, si basa sullo studio della percezione e sul pensiero razionale e  deriva da Cezanne e dal Cubismo. I maggiori esponenti di questa corrente sono Mondrian e Malevic.
Queste due correnti all’interno dell’Astrattismo nel secondo dopoguerra percorreranno delle vie completamente diverse.
La mostra di Nicola ELIA “Strati Reconditi”, è la prima esperienza di pittura Informale che ospita lo spazio del Cosmopolitan Art Center, le cui opere sono state selezionate da Ercole PIGNATELLI, curatore della mostra.
La ricerca artistica di Nicola ELIA viaggia tra suggestioni cromatiche e allusioni geometriche, alla ricerca di un’identità artistica, che nel tempo, sono certo,  porterà sempre più a nuove ed emozionanti sorprese.
Semplici riflessioni sul concetto di “Astrattismo” al solo scopo di migliorare la lettura delle opere in galleria, agevolando per quanto sia stato possibile, la comprensione ai non esperti in materia, con la speranza di aver suscitato la curiosità all’approfondimento.
Remo COPPOLA

Nei primi anni del XX secolo, prende forma in diverse zone d’Europa, anche lontane tra di loro, un’espressione artistica che porta a negare la rappresentazione della realtà, dove, l’artista esalta i propri sentimenti attraverso forme, linee e colori.  L’ASTRATTISMO.

Questo tipo di pittura per l’arte europea è considerata una rivoluzione: l’arte perde il compito di rappresentare la realtà, la pittura diventa sensazione.

Tuttavia in alcune eccezioni con “astrattismo” si intende ( in senso restrittivo) solamente la ricerca della forma pura per tramite di colori e forme geometriche.

Questo movimento, secondo Alfred Hamilton Barr (direttore del Museum of Modern Art di New York) si divide in :

Astrattismo lirico, in cui prevale la funzione espressiva e simbolica del colore. I maggiori esponenti di questa corrente sono Kandinskij e Klee. Questa corrente deriva dal Fauvismo e dall’Espressionismo.

Nelll’Astrattismo geometrico, prevale invece, la funzione geometrica delle forme, si basa sullo studio della percezione e sul pensiero razionale e  deriva da Cezanne e dal Cubismo. I maggiori esponenti di questa corrente sono Mondrian e Malevic.

 Queste due correnti all’interno dell’Astrattismo nel secondo dopoguerra percorreranno delle vie completamente diverse.

La mostra di Nicola ELIA “Strati Reconditi”, è la prima esperienza di pittura Informale che ospita lo spazio del Cosmopolitan Art Center, le cui opere sono state selezionate da Ercole PIGNATELLI, curatore della mostra.

La ricerca artistica di Nicola ELIA viaggia tra suggestioni cromatiche e allusioni geometriche, alla ricerca di un’identità artistica, che nel tempo, sono certo,  porterà sempre più a nuove ed emozionanti sorprese.

Semplici riflessioni sul concetto di “Astrattismo” al solo scopo di migliorare la lettura delle opere in galleria, agevolando per quanto sia stato possibile, la comprensione ai non esperti in materia, con la speranza di aver suscitato la curiosità all’approfondimento.


                                                                                                                                                                                              Remo COPPOLA



Opere presenti alla mostra


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Album ospite Salvatore Sebaste

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